il rapporto tra S. Kosovel e il futurismo italiano, la struttura impressionistica della poesia Kosoveliana e il futurismo di F. T. Marinetti e di A. Soffici
Abstract
Il rapporto tra Srečko Kosovel e il futurismo italiano è un problema che, nell’ambito della letteratura slovena e comparata, fu trattato parecchie volte; ma le rispettive soluzioni sono assai divergenti. Analizzando la più caratteristica invenzione poetologica del futurismo italiano, e cioè le parole in libertà – come si presentano soprattutto nella poesia di F. T. Marinetti e A. Soffici – l’articolo vuole dimostrare che il poeta sloveno conosce si questa forma letteraria, ma che nelle sue costruzioni poetiche chiamate «kons» essa non è rintracciabile. La elementare struttura impressionistica della poesia Kosoveliana è così determinante e insostituibile che è adoperata anche in quella poesia che di solito la storiografia letteraria tratta nell’ambito di costruttivismo o di qualche altro movimento d’avanguardia letteraria. Certo, la tematica di questa poesia non è più intimismo personale della poesia impressionista, perciò anche il suo vocabolario, legato maggiormente alla natura, non è più adeguato; gli elementi costitutivi del montaggio poetico derivano dal mondo esterno, che è sì al di fuori di quello umano, ma ne determina lo svolgimento: e sono la città e i problemi politici, sociali e nazionali.